La ballata degli impanicati – Testo

Dall’album Faber in Mente, raccolta di brani con i testi del Dr. Gabriele Catania, musiche di Fabrizio De André arrangiate da Giuliano Dottori ed eseguite dall’Ensemble Faber in Cluster
Titolo della canzone originale: La ballata degli impiccati
Testo di Fabrizio De André – Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André – Gian Piero Reverberi
Copyright © 1969 Universal Music Publishing Ricordi s.r.l.

La ballata degli impanicati

Testo di Gabriele Catania

Tutti pensammo in fretta
traballando col corpo e la mente
che stavamo lasciando la vita
senza averci capito più niente.

Il respiro divenne affannoso
ed il cuore fece corse insensate
come un treno che senza ragione
ha deciso di non far più fermate.

Mentre il petto stringeva la morsa
e il sudore grondava copioso
la paura fece l’ultima mossa
al cospetto di un pensiero mostruoso.

Poi la testa si mise a girare
e provammo il distacco dal mondo
ci sembrò non saper più evitare
la caduta nel buio profondo.

Quando poi fu tutto finito
la stanchezza ci prese le ossa
e rimase l’angoscia nel cuore
di chi ha appena evitato la fossa.

Cominciammo a provar la vergogna
per avere ceduto alla mente
e pensando fosse nostra la colpa
nascondemmo il problema alla gente.

Poi ci dissero che era sbagliato
preoccuparsi per quell’incidente
che bastava “tirar fuori i coglioni”
per non farsi fregare dal niente.

Noi speriamo che a quelle persone
non succeda di provare l’ebbrezza
di sentirsi incarcerati e da soli
tra le mura della loro stoltezza.