Canzone del padre depresso – Testo

Dall’album Faber in Mente, raccolta di brani con i testi del Dr. Gabriele Catania, musiche di Fabrizio De André arrangiate da Giuliano Dottori ed eseguite dall’Ensemble Faber in Cluster
Titolo della canzone originale: Canzone del padre
Testo di Fabrizio De André – Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André – Nicola Piovani
Copyright © 1973 Universal Music Publishing Ricordi s.r.l.

Canzone del padre depresso

Testo di Gabriele Catania

“Vuoi davvero lasciar la tua vita
dentro al solco che ha scavato il destino.”
“Sì mio dottore, e ci voglio restare,
per scordarmi di quand’ero bambino”.

Non potrei sopravvivere ancora
ai ricordi che mi fanno tremare
quando il buio rantolava nel buio
e la mente non sapeva giocare.

Così sono rimasto sul ponte
che collega l’esistenza al suo mare
ora il sole mi sembra lontano
e non ho più la forza, la forza di andare.

Quando l’alba ricamava la notte
dal mio letto la vedevo arrivare
e pensavo ad un altro giorno da solo
senza un gesto che mi sapesse scaldare.

Rincorrevo mia madre nel silenzio dei suoi occhi
come il randagio gira attorno al letame
ma inciampavo sul tappeto del sogno
troppo vero per potersi rialzare.

E non riuscivo a spiegarmi il dolore
che spostava l’asse della mia vita
ne parlavo solo con i miei eroi
ma da dentro sentivo come fosse finita.

Ho raccolto quei frammenti di vetro
mille immagini di me frantumato
la mia donna mi ha passato la colla
ma il mio viso non è più ritornato.

Lei correva incalzata dal vento
come un vascello sfreccia lesto sul mare
io abbassavo le vele fino ai miei piedi
e restavo fermo senza neanche ascoltare.

Fu così che la persi del tutto
lei voleva un futuro radioso
io cercavo l’alambicco del tempo
correvo all’indietro in un progetto noioso.

Di mio padre ho raccolto le vesti
lui spingeva per farmi adorare
ma la sua luce era già troppo grande
ogni volta lo facevo arrabbiare.

Diventai padre in un giorno d’estate
pensando a lui per non farmi fregare
ma i miei sforzi risultarono vani
con la sua testa sono qui a ragionare.

Mio dottore aiutatemi in questo
io non ho più sorrisi da dare
se mio figlio scoprisse ora il mio volto
non saprei davvero che faccia mostrare.