Il testamento di Franz

Dall’album Faber in Mente vol. 2, raccolta di brani con i testi del Dr. Gabriele Catania, musiche di Fabrizio De André
Titolo originale: Il testamento di Tito
Testo di F. De André
Musica di F. De André, C. Castellari
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.

Il testamento di Franz

Testo di Gabriele Catania

Non esiste altro padre migliore di me,
io valgo di più del Signore.
son io che decido del tuo mondo e di te
son io che ti ho dato il mio nome

Per anni ho pensato che fosse così

e ho ancora l’angoscia nel cuore
per anni ho pensato che fosse così
e non so placare il rancore.

Non devi mostrare la fragilità

non devi mostrarti insicuro
col pugno di ferro domai il mio timore
per pianger da solo e all’oscuro

Poi vidi negli altri i miei occhi tremare

e giunsi a capire il terrore
poi vidi negli altri i miei occhi tremare
e persi davvero l’onore

Rispetta il potere e la sua iniquità

rispetta il tuo padre-padrone
se impone a suo figlio la sua volontà
anche quel padre ha ragione

Sognai mille volte del suo funerale

e mai capitò di star male
sognai mille volte del suo funerale
e ancora non riesco a star male

Ricorda che gli altri son migliori di te

ricorda che lodarsi è un errore
non serve apprezzare il buono di sé
se non vuoi restare un coglione

Con questi pensieri cercai il mio valore

ma ancora non sono il migliore
con questi pensieri cercai il mio valore
e continuo a sentirmi un coglione

Non cercare negli altri né colpe né aiuto

ricorda che tu sei il problema
sei tu che rispondi di quel che hai perduto
anche quando ne è valsa la pena

Ma io già sentivo la colpa e il peccato

perché mi credevo sbagliato
mai io già sentivo la colpa e il peccato
già nell’ansia dell’essere nato

Accetta il giudizio come segno di bene

accettalo in nome del Padre
così puoi capire quel che più ti conviene
così puoi distinguere il male

ho reso al giudizio il valore imparato

e ancora mi sento plagiato
ho dato al giudizio un valore divino
ma il male mi resta vicino

Imponi alla mente con forza il volere

e lotta da vero soldato
ricordati sempre che il volere è potere
e ignora ogni limite dato

Ma poi la sconfitta svelò il mio confine

e a nulla servì il mio volere
ma poi la sconfitta svelò il mio confine
e il sogno smarrì il suo potere

Rinuncia agli affetti e ai beni del cuore

ripudia ogni vera emozione
è inutile e vano inseguire l’amore
per poi annegar la ragione

Uccisi nel grembo ogni breve passione

insieme alla gioia e al dolore
uccisi nel grembo ogni breve passione
e accolsi la morte del cuore

Chi biasima il padre svergogna se stesso

è un detto che devi onorare
non puoi maledirmi ne farmi un processo
non puoi che patire e ingoiare

ho visto un fedele tradire il suo Dio

e vivere in pace il perdono
ho visto un fedele tradire il suo Dio
ed essere amato da uomo

E adesso che puoi guardarmi negli occhi

adesso che puoi respirare
rinuncia alla sfida e al confronto con me
rinuncia al tuo sogno di andare

Così la mia mente si arrese al dolore

e mi accorsi di odiare l’amore
così la mia mente sfuggì alle mie dita
e mi accorsi di odiare la vita